lunes, 2 de febrero de 2009

Le nostre tenebre di Gaza


Un angolo del Mediterraneo è preda dell’orrore. C’è un grido di paura consapevole che ci ricorda le tenebre dei nostri cuori: che ci ricorda l’ipocresia che ci accinge a questo mondo. In un piccolo angolo con forma di striscia, un popolo urla: non siamo la vostra cloaca! L’orrore descritto da J.Conrad ne Il cuore delle tenebre è una favola di fatine e principessine tonte in confronto alla tragedia di comicità nera umana che avvolge le nostre menti: dal 1948 due popoli sono in guerra. Israele e Palestina, due popoli con il diritto sacro della vita e la sopravvivenza, vogliono, sperano, desiderano vivere. Ma noi, Occidente, siamo l’arbitro che decide chi vive: e abbiamo deciso l’ipocresia.

Gli Stati Uniti d’America possiedono il 5% della popolazione mondiale e sciupano il 25% delle risorse di petrolio. L’Unione Europea ha il 7% della popolazione mondiale e usa un bel 20% delle risorse. La Russia non arriva al 3%, ma vuole spendere piú risorse di quelle che già possiede. Il Brasile è al 4% della propria popolazione, sciupando quasi un 10% delle risorse. La Cina è quasi il 15% della popolazione del pianeta, usando attualmente un 10% di risorse petrolifere, desiderando di usare oltre il 40% per la crescita della propria economia. Il simbolo dell’opulenza nostra è il petrolio. E circa il 90% delle risorse sono nel Medio Oriente.

Perchè Israele, amici miei, è la base di Occidente in, forse, la zona più fertile della Terra. Sí, tra il Tigri e l’Eufrate, tra deserti, steppe, mari morti, fiumi sacri, tribú e casuccie di paglia, nella famosa Mezza Luna Fertile che abbiamo studiato alle elementari, dove le civiltà sono nate, lí nel Medio Oriente –c’è la risorsa di cui tutti hanno bisogno e pochissimi possiedono. Parlo del sacro oro nero, il petrolio. Lí Occidente, massimo autore e attore del Potere geopolico mondiale, fatto da una rete complicatissima di interessi mutui ed individuali, deve mantenere il proprio potere d’influenza in una zona ostile e danneggiata da migliaia di anni di guerre. Noi abbiamo corrotto i re assoluti dell’Arabia. Noi abbiamo mosso le correnti del fanatismo islamico per controllare quei paesi. Noi abbiamo fatto errori. Noi abbiamo aiutato la crescita di Israele e la lenta ma irrefrenabile distruzione della Palestina.

La Palestina. Una nazione che nessun governo della Terra accetta. Gli arabi non la stimano perchè i palestinesi si affiancarono con Saddam quando l’invasione dello Kuwait. I persiani vogliono mantenere la propria indipendenza, sono già rivali degli arabi, hanno troppi nemici –e la Palestina è un sasso nella scarpa. La Cina vuole essere superpotenza, e per questo deve mantener buoni gli americani, pieni di ebrei. La Russia vuole lo stesso che la Cina. Occidente, quindi, è l’arbitro: abbiamo deciso Israele. Lo decidiamo sempre che riempiamo la macchina; sempre che usiamo la plastica; sempre che ci manifestiamo a favore dei palestinesi. Noi siamo consapevoli del terrore perchè siamo noi a crearlo. E quando ci manifestiamo, non lo facciamo per i quattro bimbi morti, per le scuole e gli ospedali distrutti, per le mamme senz’anima... Ma perchè siamo consapevoli che quell’angolo di tenebre nell’est del Mediterraneo è l’esempio esplicito dell’ipocresia che ci corrompe.

PS: Le percentuali usate sono tratte da Gallup.com

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