miércoles, 24 de diciembre de 2008

I sei poteri del sistema politico italiano

Secondo la Costituzione creata il 1948 l’Italia è una Repubblica parlamentare, democratica, sociale e basata sul Diritto. Cioè, la democrazia d’Italia sarebbe un po’ come tutte le altre, vero? Con un Parlamento bicamerale, un Consiglio di ministri con il potere esecutivo, una giustizia que approfondisca la base di tutto il sistema político, e infine una Presidenza della Repubblica, cioè una rappresentanza superiore dello Stato.

Fin qui possiamo persino dire che questo schema potrebbe anche essere quello tedesco, austriaco, israeliano... Ma in realtà l’Italia della Seconda Repubblica, quella nata durante i casi Tangentopoli degli anni ’90 del secolo scorso (quando mai un sistema viene cambiato per errori? Non ci fu mica una riforma della Repubblica o della Costituzione...), in realtà l’Italia è una democrazia strana, rara; un animale esotico e classico, vecchio, corrotto, moribondo, stanco... ma ancora enigmatico. È una repubblica con tre poteri legali-legittimi (esecutivo, legislativo, giudiziario), piú tre poteri illegittimi ma legittimati: mafia, la Confindustria e il Vaticano. Per arrivare a questa conclusione basta studiare, solo con gli occhi, il sistema legislativo italiano. Se studiamo il Senato vedremo che tutti i loro parlamentari sono anziani, preda del movimento vitale, alcuni moribondi (come Andreotti); sembrano eterne ed immortali masse di rughe e pelle con occhiali, capelli bianchi o grigi, piú mentalità arcaiche e antiche. Alcuni di questi nostri senatori (e qualche senatrice) non solo sono senatori della repubblica, rappresentanti dei loro primi rappresentati, i cittadini, ma molti di loro sono una massa gerontrocatica adatta tanto per la mafia, como per il Vaticano, e anche per i grandi industriali del Nord. Basta con studiare la vita di Giulio Andreotti, poi quella di altri tanti senatori della stessa (o quasi stessa) età di lui e sapere che vie politiche hanno preso per arrivare lí. Ma il bello è che in Italia nessuno può capire la colpa di questi senatori, perchè questo problema endemico è pure visto nei deputati. Credete veramente che i deputati del PdL o del PD sono i legittimi rappresentanti dei cittadini? Per arrivare lí, gli altri tre poteri hanno mosso i propri contatti. Non mi riferisco a che i nuovi tre poteri siano solo esistenti in Italia, perchè tutte le democrazie hanno l’interferenza di altri lobbie potenti come le banche, le mafie o la Chiesa stesssa. La differenza è che i nuovi tre poteri hanno il qualificativo “lobby” fuori l’Italia perchè il loro potere d’influenza è molto piú basso, piccolo, se messo in comparazione con il caso italiano: nella repubblica italiana i tre nuovi poteri mantengo il proprio potere d’influenza, non importa chi sia il presidente del consiglio del momento o come sia formato il parlamento.

Per “nuovi tre poteri” non mi riferisco a che la mafia, il Vaticano e la Confindustria siano tre enti astratti e profondi, quasi invisibili, misteriosi. Niente affatto: sono conosciuti da tutti gli italiani e ogni potere dei tre nuovi consiste in una rete d’interessi che trova il suo massimo interesse profittevole quando si presenta come uno solo. Forse, il potere piú unito dei tre nuovi è il Vaticano; la Confindustria è conformata da tutte quelle famiglie del Nord o Centronord con aziende potenti (alcune globali, come la Fiat degli Agnelli); mentre che la mafia è formata da tante mafie che a sua volta sono formate da tante famiglie. Dall’unione di reti all’unione dei tre poteri c’è un piccolissimo passo, in Italia. E quindi il sistema politico italiano possiede sei poteri della repubblica. Forse, grazie a questi tre poteri addizionali, l’Italia è il paese piú democratico del globo terrestre... Mah, chi capisce bene bene bene lo stivale d’Europa?

4 comentarios:

Anónimo dijo...

Ostres llegint-te m'adono que en l'escriptura l'italià és mínimament entenible, però suposa un esforç, i quan ja duc 2 paràgrafs no puc més xd

Veient la foto m'imagino que deus concloure que Itàlia, en el seu sistema polític, és una casa de barrets. Sí, oi? Bé, Catalunya n'és una altra feta a tamany familiar. El Baix Llobregat per exemple és la Sicília talla S.

Vinga saluts Vittorio Massimo!

Massimo dijo...

Hola Miquel!
Bé, Catalunya no és com Itàlia, però sí que s'hi assembla bastant... Encara que aquí els lobbies no són tan poderosos com allà, on s'han convertit en vertaders poders paral·lels. Celebro que hagis passat per aquí, espero que ho fagis sovint.

Tanti saluti, don Michele

Revolta dijo...

Quan públiquis alguna cosa interessant que no sigui hipercansat de contestar XDXD, ja et diré algo

Bon Nadal lleig;)

amb carinyo i sense amor

Revolta

quiquepim dijo...

Buenasss!!! me pasé por acá y me pareció interesante lo que escribiste. Como Miquel, me costó (aunque quizás menos de lo que parecía).
Destaco además de la presencia de lobbies, que es muy cierto eso de los VIEJOS en el poder (muy típico también en Argentina) donde estos dinosaurios detentan el poder hacer años y años (acomoándose siempre en un bando o en otro).
Encima no se mueren más, parecen eternos! (será que los sueldos que les pagamos les permiten los mejores lujos y operaciones y clínicas??? o sólo son eternos a proósito para seguir rompiéndonos las pelotas por los siglos de los siglos??? he aquí la cuestión! habría que meditar sobre esto último jajaja)

Un abrazo Victor, y felices fiestas!!!