
Quando un cittadino critica il Berlu deve conoscere la sua biografia. È la biografia di un puro self-made man, di un uomo che ha iniziato la propria carriera cantando in crociere per il Mediterraneo negli anni Settanta del secolo scorso. Quarant'anni dopo, eccolo presidente del Consiglio per terza (o quarta) volta in vent'anni. È un trionfo personale totalmente legittimo. Lui ha saputo organizzare un partito politico radunando il centrodestra italiano e ha saputo vincere le elezioni del 2008 grazie al "malandato" centrosinistra. La colpa quindi non è di Berlusconi, ma di una opposizione, di un centrosinistra che sta sempre a criticare cose che non gli riguardano, in un modo troppo accademico. Gli italiani non vogliono professori, maestri, ma politici e amministratori e manager che sappiano come mettere in moto un paese o per lo meno sappiano far vedere che sanno mettere in moto un paese.
Berlusconi è uno showman. Lui non fa discorsi politici, ma monologhi. Sa come comunicare in televisione, sa come parlare in pubblico, sa come zittire l'opposizione. Ma lo fa creando malcontento nelle percentuali, tante percentuali, della società che non lo sopportano, che lo odiano. State attenti: io non voto un uomo come Silvio, ma devo ammettere che mentre lui è arbitro del Consiglio dei Ministri, l'Italia vive momenti di sognata stabilità politica.
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